//Antifurti & Nebbiogeni

Antifurti & Nebbiogeni

Con la crescita esponenziale della richiesta dell’innovativo e sempre più sicuro antifurto a nebbiogeno, è comparso sul mercato anche un nuovo prodotto molto più economico: il fumogeno. Questo dispositivo non ha assolutamente nulla a che vedere con i nebbiogeni anche se spesso è confuso con questi ultimi.

Andiamo ad analizzare le varie caratteristiche e differenze tra i due sistemi, capendo insieme i veri motivi per i quali il fumogeno rischia non solo di rivelarsi totalmente inutile nel difenderti dai furti, ma adirittura crea svariati problemi di tossicità e residui.

Cos’è un nebbiogeno? Il nebbiogeno è un dispositivo in grado di creare una nebbia molto fitta grazie alla vaporizzazione di un olio alimentare attraverso una caldaia. Ha quindi una dimensione abbastanza sostenuta ed un peso rilevante in quanto la tecnologia contenuta all’interno è complessa.

Il liquido può essere contenuto in sacche o bombolette, in caso di allarme questo liquido viene immesso nella caldaia e di conseguenza vaporizzato.

I nebbiogeni sono in grado di fare svariate erogazioni con la stessa ricarica e sono in grado di coprire ambienti anche molto grandi fino a 1000mq.

Risultato immagini per nebbiogeno

 

Cos’è un fumogeno? Il fumogeno è a base di incenso e non è nient’altro che il classico fumogeno da stadio con un innesco elettrico, di conseguenza ha una dimensione molto più piccola ed un peso inferiore.

Tutto il fumogeno si basa sulla ricarica, ogni volta che va in allarme l’innesco elettrico fa scoppiare il fumogeno che genera fumo finche finisce.

Ogni fumogeno è in grado di fare un solo allarme e poi va sostituito.

I fumogeni sono in grado di generare poca nebbia che copre massimo ambienti fino a 20mq in circa 2 minuti.

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La velocità di erogazione.

In questo innovativo sistema di sicurezza la velocità di erogazione è alla base della sua funzionalità in quanto l’obiettivo è creare subito un vero e proprio muro di nebbia che impedisca subito al ladro di vedere costringendolo a fuggire.

Se il nebbiogeno impiega più di 30 secondi a saturare l’ambiente, quest’ultimo risulta quasi inutile in quanto il ladro ha comunque il tempo di rubare indisturbato. Il tempo è un punto debole anche per la maggior parte dei nebbiogeni che lavorano a pompa e di conseguenza sono molto più lenti di UFO (motivo per il quale UFO è l’unico sistema di sicurezza consigliato da Federottica, Federpreziosi, Federfarma ecc), ma comunque qualunque nebbiogeno è nettamente più veloce ed efficace del fumogeno.

La nebbia è tossica? Lascia residui? 

La nebbia dei nebbiogeni è generata da un liquido alimentare atossico e certificato, di conseguenza la nebbia è certificata atossica e può essere utilizzata in qualunque tipo di ambiente anche a contatto con i cibi. Se tarato nel modo corretto la nebbia del nebbiogeno non lascia alcun residuo e per certo la nebbia di UFO non lascia alcun residuo.

La nebbia dei fumogeni è altamente tossica, non può per nessun motivo entrare a contatto con i cibi e non può essere respirata per molto tempo. Queste avvertenze sono indicate direttamente sul manuale d’uso dei fumogeni. La nebbia del fumogeno oltre ad essere tossica lascia anche un deposito di qualche grammo di sostanda con un forte odore che rischia di impregnare l’arredamento.

 


 

Un antifurto casa è la soluzione ideale per chi non intende accollarsi l’onere di mantenere 12 rottweiler inferociti e affamati, il modo migliore per proteggere la propria casa è adottare un efficace sistema antifurto casa, comunemente chiamato impianto di allarme.

All’interno di questo sito viene quindi  affrontato l’argomento antifurto casa in modo completo, dalle basi di funzionamento del sistema ai diversi tipi di antifurto attualmente presenti in commercio, cercando di evidenziare pro e contro di ogni sistema, in modo da potersi fare una prima idea del tipo di allarme da installare in casa propria.

Antifurto casa 2014

Ricordiamo che l’efficacia di un impianto di allarme per la casa è determinata sicuramente dalla qualità dei prodotti utilizzati, ma soprattutto dalla scelta del giusto sistema in base alle esigenze ed alla struttura della casa.

E’ importante infatti studiare con attenzione i possibili punti di intrusione, valutare con precisione i fattori di rischio, conoscere le potenzialità delle varie tipologie di antifurto ed installare un impianto che sia realmente adatto all’abitazione che si intende proteggere, una valutazione che richiede sicuramente la conoscenza dell’abitazione, e chi meglio del padrone di casa può fare queste valutazioni?

Principali tipi di sensori e rilevatori

La fondamentale differenza tra gli impianti antifurto, oltre naturalmente alla qualità della componentistica e le funzionalità della centrale di allarme, è data principalmente dalla tipologia di sensori che vengono adottati.
Abbiamo suddiviso i principali in tre differenti categorie:

  • Rilevatori da esterno
  • Rilevatori da interno
  • Contatti magnetici per porte e finestre